Quanto siamo capaci di spalancare le orecchie per ascoltare i bambini delle nostre zone e quanto riusciamo a far concretizzare le loro grandissime idee con le loro piccole mani? 

È per questo che abbiamo progettato il percorso “Viaggio al cuore della Terra”. Abbiamo spalancato le orecchie e ci sono arrivate, da parte dei bambini, due emergenze educative: il bisogno di stare insieme e quello di riuscire a realizzare i propri sogni. 

La necessità di vivere spazi di relazione nasce da una mancata competenza nel conoscere se stessi e gli altri, di conseguenza nel rispettare le regole, nel prendersi cura del prossimo, nel vivere il protagonismo e il rapporto con lo stesso sesso e il sesso opposto. 

Ciò che invece non permette di realizzare i propri sogni sono la scarsa fiducia nelle proprie capacità, la mancanza di autostima e di creatività a causa dell’influenza negativa della tecnologia.  

Quello del CdA diventa, quindi, il periodo preadolescenziale/adolescenziale in cui i nuovi linguaggi, utilizzati soprattutto sui social, iniziano a manifestarsi e favoriscono l’allontanamento dall’adulto estraneo a questa novità.  

Per affrontare al meglio queste tematiche, favorire il confronto e sviluppare un pensiero comune della branca, abbiamo condotto questo percorso con l’Area L/C (pattuglia, IABZ, formatori) a cui spettava il compito di riportarlo nelle singole zone e con i quali abbiamo avuto modo di rileggere tutto ciò che i bambini hanno da dirci e da costruire.  

Preziosa la collaborazione con il settore Competenze e con il settore Giustizia, Pace e non violenza. 

Qui  è possibile trovare gli atti dell’incontro dell’Area LC, che speriamo possano essere utili a tutti quei capi e capo che si stanno interrogando, come noi, su come lavorare con la competenza in branca L/C, sia dal punto di vista relazionale che dal punto di vista creativo e tecnico, per provare a rispondere insieme alla domanda: come posso aiutare le mie sorelline e i miei fratellini a saper fare per saper essere? 

In seguito alle verifiche dello scorso anno, le Coccinelle Anziane pugliesi hanno deciso di progettare e programmare nuovamente un Volo Bosco regionale, vissuto presso la Lega del Filo d’oro a Molfetta il 5 maggio

L’esperienza dell’ultimo evento ha permesso ai capi dei 15 cerchi della nostra regione di arrivare più preparati e con maggiore spirito di confronto e organizzazione. Quello che questo Volo Bosco ha lasciato alle nostre coccinelle è sicuramente la voglia di fare insieme all’altro e scoprire che accanto a me c’è qualcuno diverso da me. 

Per i capi, invece, è stata occasione di formazione e approfondimento sull’Ambiente Fantastico, che ultimamente ci interroga sempre di più e ci porta a chiederci: quali sono gli elementi imprescindibili affinché l’AF sia ancora efficace? Quali sono gli aspetti da conservare e diffondere? Quali quelli da migliorare? 

L’attenzione sull’AF deriva anche dal livello nazionale e, unitamente al confronto che queste esperienze generano, ci induce a continuare questo percorso di riflessione metodologica che potrebbe condurci a vivere non più un solo Volo Bosco regionale ma più Voli gemellati per zone limitrofe, che favoriscano una partecipazione più capillare o, perché no, anche delle Cacce Giungla gemellate che siano l’occasione anche per i Vecchi Lupi per fare esperienza di Ambiente Fantastico.  

Infine, le Piccole Orme. Senza dubbio il numero dei campetti è ancora esiguo rispetto alla vastità di richieste che ogni anno vengono fatte. Siamo sicuri che i Lupetti e le Coccinelle sarebbero veramente contenti nel vedere la stessa vastità di disponibilità da parte di giovani capi e di capi formati che possono permettere di aprire molti nuovi campetti. 

Ci siamo chiesti: i capi che non sono disponibili a fine estate non potranno mai entrare in uno staff di P.O.? E se i bambini che stanno cacciando sulla loro pista e volando sul loro sentiero non se la sentono di inserire questo evento proprio a fine estate? D’altronde, anche se hanno la stessa età, non sono mica tutti uguali! Non è detto che debbano vivere tutti quest’esperienza nello stesso momento. 

È per rispondere a queste domande che abbiamo deciso di vivere alcune Piccole Orme in un periodo diverso da quello estivo e che si svolgeranno tra fine dicembre e inizio gennaio. 

Inoltre, insieme agli IABZ, lavoreremo per far sì che ogni capo possa sentirsi sempre più consapevole nel proporre o meno questo strumento. Infatti, la partecipazione ad un campetto arricchisce il sentiero o la pista del bambino/a soltanto se fa per lui! Siamo certi che l’overbooking dipenda anche da un’iscrizione a tappeto di tutti i bambini in età da Piccole Orme che ci sono in unità.  

Auspichiamo che, vivendole in diversi periodi dell’anno e continuando a parlare dello strumento, si possa arrivare ad un uso più consapevole, perché lo scopo di tutti i capi è garantire una Progressione Personale il più unica e personalizzata possibile! 

Qui trovate il Vademecum, utile per utilizzare al meglio le Piccole Orme. 
Per il momento non ci resta che attendere il risultato di questa novità, ascoltando e rielaborando l’esperienza dei capi e dei bambini che vi parteciperanno ma anche dei capi che le propongono.  

I bambini sono persone piccole, ma con idee grandissime. Dobbiamo solo avere orecchie per stare ad ascoltarle. 

Cinzia Sabatelli e Agostino De Benedittis

Incaricati alla Branca L/C AGESCI Puglia