Anche quest’anno, arrivati al termine di un intenso anno associativo, è tempo di bilanci.
Tante sono state le avventure affrontate dalla nostra branca con capi e ragazzi e altrettanti sono gli spunti forniti dai momenti vissuti insieme.
Seguendo l’ordine temporale con il quale abbiamo trascorso le varie attività, proveremo a condividere con voi quanto osservato in quest’anno associativo, cercando di fare il punto e capire lungo quale direzione proseguire per essere generazioni “…felici di educare e amare…” (don Andrea Turchini – Assistente generale Agesci).
Nell’ambito dell’APR “Educare oggi”, che coinvolgeva IABZ e capi di tutte le zone, grazie una profonda collaborazione con il settore competenze, abbiamo lavorato sulla relazione capo-ragazzo legandolo a doppia mandata al concetto di competenza a al significato di “capo competente”. I capi hanno avuto la possibilità di sporcarsi le mani lavorando su varie tecniche scout e hanno vissuto un momento formativo frutto anche della collaborazione con il Prof. Ezio del Gottardo. Purtroppo, non è stato possibile vivere il momento formativo nella Zona Messapia a causa di una loro indisponibilità nelle date indicate a programma. Vivere questo percorso ha confermato quanto sia importante avere dei momenti formativi con i capi, che forniscano loro spunti e stimoli necessari per vivere il loro servizio al meglio. Lo scorso anno era stato osservato come i ragazzi avessero ormai ripreso a “rispondere” a pieno a tutto ciò che l’associazione proponeva, a differenza di noi capi che ancora mostravamo un po’ di difficoltà nel rimetterci pienamente in gioco. Quest’anno abbiamo cercato di supportare con questa azione i nostri capi, ma riteniamo fondamentale proseguire lungo questa strada cercando di fornire loro ulteriori occasioni per potersi giocare in prima persona.
Accanto a quest’azione, partiva la “macchina” del Campo Capi Squadriglia, vissuto anche quest’anno per zone o zone gemellate. Viverlo per zone ci ha dato la possibilità di leggere in modo dettagliato la situazione della nostra regione, restituendo un quadro fortemente eterogeneo rispetto a quelle che sono le esigenze dei capi squadriglia pugliesi. Questo ha reso necessaria una profonda riflessione sugli obiettivi di questo campo per provare a capire quanto questi rispondano ancora alle esigenze educative dei vari territori.
La terza parte dell’anno associativo ha visto protagonisti centinaia di guide, esploratori e capi in 11 Campi di Specialità. Accanto ai classici 10 campi, come noto, partiva il nuovo campo di specialità “A impatto EG” in collaborazione con il settore GPN dove erano presenti le specialità di: amico del quartiere, botanico, coltivatore, cuoco, fotografo. Il progetto nasceva dal lavoro portato avanti a livello nazionale sulla partecipazione e contribuzione dei ragazzi e delle ragazze e sul lavoro svolto dalla branca EG attraverso il gioco “2030 imprese”. Oltre al nuovo campo, sono state apportate alcune variazioni sulle specialità presenti in altri campi cercando di rispondere alle esigenze osservate negli anni precedenti. Tutti i campetti hanno avuto un numero di partecipanti superiore rispetto allo scorso anno (anche come Maestri di Specialità) e c’è stato un ritorno abbastanza positivo in termini di partecipazione anche per le nuove specialità. In generale, non è stato semplice progettare e gestire tutto questo per via di mille imprevisti. Solo grazie alla tenacia di tutti gli staff è stato possibile far vivere ai ragazzi weekend indimenticabili e ricchi di avventura.
Sicuramente, per quanto riguarda il nuovo campetto andranno rivisti un po’ di aspetti logistici che non hanno funzionato come dovevano, ma siamo certi che, insieme allo staff, riusciremo a definire un progetto che consenta a questo campo di entrare a far parte in pianta stabile del ventaglio di campetti della nostra regione.
In collaborazione con il settore nautico era stato progettato e programmato l’evento Regatiamo sul quale, a inizio anno, erano state apportate delle modifiche al progetto, puntando maggiormente l’attenzione sul tema della sostenibilità ambientale. Evidenziamo che, in totale accordo con il settore, si è scelto purtroppo di non realizzare l’evento a causa del ridotto numero di squadriglie iscritte. Tutto questo ha aperto un’importante riflessione con il settore per capire quali sono state le cause e come poter intervenire a supporto dei nostri capi e ragazzi rispetto al loro rapporto con l’ambiente acqua e tutto il settore nautico. .
A chiusura dell’anno associativo abbiamo vissuto Guidoncini in Fiera che ha registrato un ulteriore exploit da parte delle squadriglie iscritte, che oltre a crescere numericamente hanno mostrato una crescita importante in termini di qualità dei percorsi presentati. Tante squadriglie sono tornate a volare in alto realizzando sogni bellissimi. Di contro, è giusto sottolineare quanto sia stato complesso raggiungere un numero minimo di capi per poter vivere l’evento. Anche in questo caso sarà importante cercare di capire dove sia il problema per provare a mettere i nostri capi nelle migliori condizioni per offrire il loro servizio a tantissime guide e esploratori.
Al termine di questo lungo anno è doveroso ringraziare in primis la Pattuglia regionale per tutto il lavoro svolto; tutti i capi che si sono messi in gioco vivendo momenti formativi e eventi con i ragazzi; tutti i settori che hanno contribuito alla realizzazione di quanto presentato all’interno del programma.
Come detto all’inizio, è stato un anno molto intenso ma ricco di spunti interessanti. Pensiamo che la strada imboccata per provare a essere generazioni di capi “…felici di educare e amare…” sia quella giusta, sta a noi scegliere come percorrerla. Noi cercheremo di leggere al meglio tutti i bisogni palesati da capi e ragazzi per continuare a lavorare in questa direzione e resteremo sempre in posizione di ascolto per accogliere qualsiasi suggerimento o osservazione costruttiva condivisa per il bene dei nostri ragazzi.
Buona caccia
Mariachiara Foresio e Andrea Perrulli
Incaricati alla Branca E/G AGESCI Puglia