Conversano 1: un canto d’amore

Il gruppo Conversano 1 nasce nel 1989 e muove i primi passi accompagnato da alcuni capi del Rutigliano 2. Nel gruppetto di adulti che sogna di portare lo scoutismo a Conversano c’è Antonino Lestingi, al quale il gruppo sarà intitolato dopo la sua prematura scomparsa.

Negli anni novanta il clan e poi il reparto sono impegnati in tante avventure in giro per l’Italia. Il gruppo cresce, ma dopo qualche anno alcune difficoltà portano alla scelta di chiudere delle branche e per un periodo rimane attiva solo la comunità capi.

Successivamente, nei primi anni 2000, il gruppo riapre pian piano le branche e torna a crescere e ad accogliere le ragazze e i ragazzi di Conversano. Con il campo di gruppo del 2007 si torna a camminare tutti insieme e a sognare.

L’anno successivo il clan percorre il sogno del Cammino di Santiago, una route che segna l’immaginario del gruppo per diverso tempo.

Nel 2009 il Conversano 1 festeggia i venti anni di vita con vecchi amici e non solo, incontrando anche la capo guida Maria Teresa Spagnoletti

Il 2014 è l’anno della Route Nazionale RYS. Il Clan/Fuoco vive la route gemellata ai castelli romani, per poi raggiungere San Rossore (PI). 

Nel 2015 il gruppo partecipa all’incontro “Pellegrino con Francesco” con il Papa in piazza San Pietro. Una delegazione di Comunità Capi e Clan/Fuoco presta servizio d’animazione cantando sulla scalinata della basilica.

Nello stesso anno Il Conversano 1 festeggia 30 anni e la riapertura del branco con il campo di gruppo. Gli eventi estivi vedono le tre branche ricongiungersi per condividere alcune giornate insieme.

Gli anni tra 2015 e 2018 segnano la storia del Conversano 1 con iltrasferimento progressivo dalla storica sede della Madonna della Nova ai locali comunali vicino al liceo classico e al seminario. La Nova, dopo i lavori di ripristino diviene il centro Caritas, mentre la nuova sede si colora e prende vita, pronta a ospitare ancora tanti ragazzi e ragazze: una nuova casa per tutti i loro sogni.

Non è l’unico “trasloco” della vita del gruppo, che si era anche spostato dalla parrocchia Carmine alla Parrocchia Cattedrale.Consapevole del suo essere fra le membra vive della Chiesa, il gruppo cittadino Conversano 1 si ambienta nella nuova comunità parrocchiale e vi partecipa attivamente. La comunità capi giunge nel 2015 ad accompagnare i membri del gruppo nella preparazione ai sacramenti, continuando fino ad oggi. Sono tante le confessioni, prime comunioni e confermazioni che vedono sull’altare uniformi azzurre e fazzolettoni verde e viola.

In parrocchia trova vari compagni di strada, e fra gli assistenti del gruppo c’è chi si innamora dello scoutismo e chiede la promessa. La Cattedrale è il luogo che le vede pronunciare queste e tante altre promesse, come è anche testimone di varie nomine a capo: il fazzolettone del gruppo e il gilwell vengono consegnati più volte fra le sue mura.

Nel 2020, con la pandemia, le attività si spostano online. Ma non si fermano. Sono tanti i modi in cui ci si adatta, inventandosi ad esempio la via crucis in videochiamata: anche questo diventa un esempio di calcio all’impossibile. Il lockdown chiama ad impegnarsi nel servizio per la propria comunità: una vocazione acui il Conversano risponde attraverso iniziative e collaborazioni differenti.

Oggi il Conversano 1 conta un centinaio di membri. Continua a crescere insieme, e quest’anno coltiva il sogno del campo di gruppo per festeggiare i 35 anni della sua storia. Fra  i temi che lo ispirano c’è anche quello della felicità, che coinvolge l’associazione con la route nazionale delle comunità capi, nei 50 anni dell’AGESCI.

Chissà quali avventure aspettano il Conversano 1.

Ciascun lupetto e lupetta, guida ed esploratore, rover e scolta, insieme alle capo e ai capi, non vede l’ora di affrontarle insieme.

Buona caccia e buona strada a tutti.