Per cessare il fuoco bisogna non sparare. Per fermare la guerra bisogna non farla

Arriva anche in Puglia, a Bari, il tour di obiezione alla guerra.

Sabato 26 ottobre.
Quattro attivisti, due palestinesi e due israeliani, arriveranno nella nostra regione per testimoniare il proprio impegno in favore della nonviolenza attiva.
Quattro attivisti che lavorano insieme come “gruppo misto” israelo-palestinese.
Sofia Orr e Daniel Mizrahi (israeliani, hanno rifiutato armi e divisa, sono obiettori di coscienza e per questo reduci dal carcere), Tarteel Yasser Al Junaidi e Aisha Amer (palestinesi, sono attiviste nonviolente e difendono i diritti umani, contro l’occupazione).
Quattro testimoni di pace che credono nel dialogo e lavorano insieme, come “gruppo misto” israelo-palestinese, e rappresentano due importanti movimenti: Mesarvot (una rete di giovani attivisti israeliani che rifiutano di prestare il servizio militare obbligatorio), e Community Peacemaker Teams – Palestina (CPT) (sostiene la resistenza di base nonviolenta guidata dai palestinesi contro l’occupazione israeliana).
Un’occasione da non perdere. Dove? A Bari. Quando? Il 26 ottobre, nella giornata di mobilitazione della pace “Fermiamo le guerre. Il tempo per la pace è ora”.
Perché? Lo scopo di questo tour che tocca anche la terra pugliese è di sostenere concretamente e politicamente i movimenti nonviolenti, gli obiettori di coscienza, i pacifisti che lavorano per la convivenza dei due popoli. La richiesta di pace che si alza dalle popolazioni civili, è l’unica alternativa alla violenza cieca dell’esercito e dei gruppi armati che a Gaza, in Cisgiordania, in Libano e in Israele stanno seminando odio e vendetta. La spirale che ci sta portando al terzo conflitto mondiale può essere spezzata: l’obiezione alla guerra è il primo passo. Per questo chiediamo alle istituzioni, all’Unione Europea, al nostro governo, di riconoscere lo status di rifugiati politici a tutti gli obiettori di coscienza, disertori, renitenti alla leva, che fuggono dalle guerre e chiedono asilo e protezione.
E noi che facciamo sabato? Rimaniamo chiusi nelle nostre “comode” sedi? Dobbiamo avere il coraggio di scendere in piazza, per strada, per accorrere a Bari da qualunque posto vi troviate, ci sembra l’ unica azione da fare sabato. Un incontro che è un dono, che non possiamo ignorare, ma possiamo solo accogliere e scegliere di condividere.
Per ricordarci da che parte stare, per evidenziare da che parte si vuol stare.
L’appuntamento è previsto per sabato ore 9.30 a piazza Massari. Ore 10.00 partenza del corteo verso piazza Prefettura.
“Se, pertanto, la nostra terra a buon diritto va fiera dell’ulivo quale simbolo della sua feracità, essa vuole andare ancora più fiera di agitarlo quale simbolo di una vocazione di Pace che a nessuno è lecito adulterare. Oggi più che mai, infatti, la Puglia è chiamata dalla storia e dalla geografia, a protendersi nel suo mare come Arca di Pace e non a curvarsi minacciosamente come arco di guerra.” Così come già scriveva don Tonino, abbiamo il coraggio, da questa nostra terra di Puglia, di essere profeti e costruttori di pace senza indugi.

Il Comitato regionale 
 
Incaricati regionali al Settore Giustizia, Pace e Nonviolenza