Sembra di sentirla, l’acqua che cade nella borraccia. Il clan si ferma dopo ore di cammino sotto il sole, l’acqua sgorga dalla sorgente per scivolare tra i sassi e perdersi nel bosco.
È il sapore della sete, di una sensazione preparata per ciascun Rover e Scolta, con il solo invito a goderne.
Sulla strada, in route sembriamo soli; eppure, siamo molto in compagnia. Compagnia degli alberi, foglie e rami, sabbia, tende e zaini, vento e nuvole, buio, sentieri, scarponi e spighe, erba e sassi, sole e fiumi, pioggia, neve, luna.
Sono i nostri maestri. Ci dicono che nella vita tutto è legato a qualcos’altro.
Tutte le cose sono in relazione reciproca. E per conoscere davvero l’acqua bisogna avere sete. Sappiamo dell’amore perché qualcuno ci ha amato per primo. Di nascosto, attraverso le impronte lo
riconosciamo. Con le impronte la neve ci fa sapere degli uccelli.
I capi della branca RS della zona Gravine Joniche domenica 20 Marzo sono in uscita per “Impronte nella neve”, il primo di tre incontri per parlare di “Ambiente Educativo”, “Rappresentanza, Partecipazione”, “Discernimento e Partenza”.
Occorre un ambiente per costruire relazioni di valore e generare processi di cambiamento.