Relazione del Comitato AGESCI PUGLIA. Branca L/C

cinzia e gianni

Incaricati regionali alla Branca L/C

C’è una metafora bellissima che BP riporta in una delle sue chiacchierate: «Guarda lontano e sorridi. Ci sono due modi per scalare una montagna. C’è chi sale diritto seguendo il sentiero fatto dagli altri o indicato nella guida; tiene gli occhi fissi su quel sentiero, per non perderlo; la sua idea fissa è di farcela ad arrivare in cima. C’è invece un altro tipo di alpinista che è ugualmente ansioso di arrivare in cima, ma che guarda più lontano. Guarda avanti a sé ed in alto e vede le varianti che, a causa di frane ecc., si possono fare rispetto al sentiero preesistente, e varia il suo percorso in conseguenza. Di quando in quando si ferma a guardare attorno a sé per rendersi conto della vita spettacolosa che ad ogni passo si apre e si dispiega dinanzi a lui; e così il suo animo si riempie di gioia ed entusiasmo, che rendono leggero il suo compito e gli danno una rinnovata spinta per continuare. Inoltre, guardando indietro, si rende conto che le colline che ha tanto faticato per superare sono ormai semplici monticelli di talpe, ed ha la possibilità di far segnali agli altri ancora impegnati nella prima parte della scalata, per dar loro indicazioni e incoraggiamento. Così il secondo alpinista compie la sua scalata con gioioso entusiasmo, anziché, come l’altro, con un’ascensione tenace, ma seria e faticosa. Dunque nel nostro lavoro – come del resto in ogni altra attività – dovremmo guardare avanti, molto avanti, con grande speranza ed obiettivi elevati, e guardare attorno a noi con gioia e buona volontà; guardare indietro con gratitudine per ciò che è stato compiuto, e quindi continuare con rinnovato vigore, con pronto spirito d’iniziativa e con più larga veduta sulla meta ultima che vogliamo raggiungere, aiutando nel contesto gli altri sul cammino. Ma quando guardate, guardate lontano, e anche quando credete di star guardando lontano, guardate ancor più lontano!»

È questo lo spirito che ci ha accompagnati durante questo anno; la prima parte della nostra strada è stata tortuosa e imprevedibile: abbiamo dovuto più volte guardarci intorno e riorientare i nostri passi, riposizionarci, riprogettarci. Passo dopo passo, ogni ostacolo è diventata occasione per camminare insieme ancora più stretti: Pattuglia e IABZ per non lasciare indietro nessuno, per raggiungere ancora un’altra meta, per guardare insieme la bellezza che si apriva davanti ai nostri occhi. Il tempo cronologico non è stato spesso un nostro fedele alleato, ma noi abbiamo consapevolmente scelto di abbracciare un altro tempo: quello delle relazioni e dei territori. Con questo stile, non senza difficoltà e dovendo compiere alcune importanti rinunce, abbiamo compiuto i nostri passi per raggiungere gli obiettivi prefissati.

Quello trascorso è stato l’anno in cui abbiamo potuto finalmente riprendere l’esperienza preziosa dei campetti di Piccole Orme messa in stand by dalle logiche della pandemia. In seguito all’azione di programma “Costruiamo le Piccole Orme” vissuta per zone gemellate con il coinvolgimento dell’Area LC che ha portato alla scrittura di nuovi progetti di campo abbiamo scelto di recuperarne 2 già attivi fino al 2019: Emergency: squadra di soccorso e #giochiAMO la radio! in quanto entrambi prevedevano obiettivi in collaborazione rispettivamente con il settore Protezione Civile e Comunicazione. Inoltre, siamo riusciti a ideare ben 7 campetti da 7 progetti nati dalle collaborazioni per zone gemellate: Canta e balla, burattino! – Sapore di sale – Avventure per i 7 mari (in collaborazione con il settore Nautico) – Pippi la festa! – I tesori del lago (in collaborazione con il settore GPN) – Segreti e sapori, a spasso coi pastori – Ambarabà Riciclocò. Quest’ultimo campetto, però, non si è realizzato per mancanza di iscritti. Lo staff si è comunque incontrato per avviare una programmazione in vista del prossimo anno associativo e ha proposto alla pattuglia nomi nuovi per rendere il campetto di più immediata comprensione e più accattivante per le Coccinelle e i/le Lupetti/e. Per quanto riguarda la partecipazione generale ai campi, in linea con le previsioni e con gli eventi per ragazzi proposti dalle altre branche, quest’anno non si è registrato un immediato pienone e, due campi non hanno registrato le iscrizioni massime raggiungibili. Alcune zone hanno reagito molto bene alla proposta altre con meno entusiasmo. Già durante la verifica con gli IABZ abbiamo notato una certa difficoltà nel recepire e gestire una tempistica meno rigida rispetto al passato, peraltro già annunciata con la presentazione e successiva votazione del programma regionale, soprattutto da parte delle zone più strutturate. Invece, alcune zone che da sempre chiedono collaborazione e confronto costante con la pattuglia hanno accolto la proposta superando le nostre aspettative, anche dal punto di vista del supporto della scelta dei bambini rispetto alla lontananza del campetto dal loro paese di provenienza. Dato l’andamento di quest’anno, non prevediamo di aggiungere nuovi campi. Recepiamo l’esigenza di stabilità e informazioni immediatamente certe da parte dei capi. Se quest’anno abbiamo puntato sul recupero e rilancio dei campetti, per il prossimo anno associativo punteremo al ri-consolidamento della proposta e al potenziamento del contributo dei settori non solo in fase progettuale ma anche in quella operativa.

Di fatto l’azione Costruiamo le Piccole Orme e Siate lievito – parte 2 si sono sovrapposte nelle tempistiche e scopo finale, con ricaduta sui bambini ma dalla forte valenza formativa. Infatti, sfruttando il bisogno reale di ricostruire i campetti di Piccole Orme, esperienza ferma al 2019, abbiamo creato un percorso che si concentrava sulla fase progettuale, messa a dura prova dalla pandemia a tutti i livelli associativi. Liberamente i capi sono stati chiamati a contribuire alla stesura di un progetto di Piccola Orma guidati dall’animazione dell’Area LC. Chi ha colto questo percorso ha potuto fare un’esperienza formativa e operativa della scrittura di un progetto, partendo da un’esigenza reale che, quindi, ha superato le più comuni occasioni laboratoriali.

Siamo tornati ad incontrare anche le Coccinelle Anziane. All’Ombra dello stesso Bosco, infatti, torna ad essere un’occasione per mettere in rete le esperienze dei cerchi che, per fortuna, sono sparsi in tutta la Puglia. Quest’anno gli staff hanno mostrato entusiasmo e solidità dichiarando il voler continuare a realizzare eventi per Coccinelle che abbiano lo scopo di creare momenti di formazione e far conoscere le potenzialità dell’Ambiente Fantastico anche ai capi e alle realtà ai quali è sconosciuto. Grazie anche ai due CFM che la nostra regione organizza, negli ultimi anni riscontriamo una lenta e costante apertura di nuovi cerchi. Attualmente in Puglia ci sono 12 Cerchi: 7 misti e 5 monosessuati femminili.

Altra occasione importante per il percorso Costruiamo le Piccole Orme + Siate lievito, All’ombra dello stesso Bosco ma che abbiamo aperto online anche a tutti gli interessati è stato il contributo degli Incaricati Nazionali alla Branca LC Enrica Roccotiello e Stefano Venturini. Entrambi, partendo da alcune parole chiave utili per inquadrare e programmare esperienze di branca hanno dato a tutti i partecipanti a vario titolo, un’occasione di rilettura e slancio futuro di quanto costruito fino ad ora.

Infine, ci sembra doveroso spendere considerazioni in merito al percorso Sperimentare Piccole Tracce iniziato nel 2019 e interrotto a causa della pandemia. Con fatica siamo riusciti a riprendere in mano le logiche di questo campo che è ancora in fase di sperimentazione. La novità consiste nel far collaborare attivamente e in maniera costruita non a monte ma di volta in volta durante lo scorrere delle ore di campo, esperienze che abbiano un senso educativo di immediata individuazione. Questa modalità di progettazione e programmazione in itinere della quale offriamo esperienza vera a tutti i capi che accompagnano il proprio Lupetto/a o Coccinella auspichiamo possa diventare presto patrimonio e cultura del nostro vivere la Branca LC. Infatti, a breve saremo chiamati dal livello nazionale a dare il nostro contributo in merito a questa sperimentazione. Purtroppo, però, abbiamo dovuto annullare l’evento a causa di rinunce pervenute da alcuni partecipanti a ridosso della partenza e che non avrebbero garantito la qualità educativa dell’esperienza.

Siamo fiduciosi e per il prossimo anno crediamo che occorra un pizzico in più di stabilità. Noi contribuiremo a ricercare i ritmi e la serenità della quotidianità associativa che tanto ci sono mancati in questi due anni, non tralasciando il cuore del nostro servizio: abitare le questioni educative del presente per lasciare il mondo un po’ migliore di come l’abbiamo trovato partendo dall’amore per i bambini.