TANIA, MARCO E DON MICHELE
INCARICATI ED ASSISTENTE REGIONALI ALLA BRANCA R/S
Abbiamo cominciato l’anno associativo con tanti sogni, ponendo particolare attenzione alle sensibilità di ciascuno, consapevoli che la propensione dei Capi, delle Scolte e dei Rover a vivere lo scautismo è mutata nei tempi e nella disponibilità.
L’incontro di AREA R/S, nato per accorciare le distanze e favorire la sintesi delle diverse esperienze di branca (quadri, formatori, capi EPPPI), è diventato l’incontro del “PRENDERSI CURA”, ci ha consegnato testimonianze di vite generative e ha innescato processi.
I nostri piedi hanno camminato ancora una volta sul terreno avvincente della politica che opera con l’intento di lasciare il mondo migliore attraverso l’educazione. Conoscere, ascoltare, entrare nelle vite di Gianni Liviano* e Angelo Santoro ** , a partire dalle loro prime esperienze di impegno fino ad arrivare alle scelte di una vita, ha permesso di tracciare tutti i passi che, nella loro storia, hanno segnato il cammino di discernimento,
in un ambiente educativo, partecipando alla vita democratica e contribuendo al bene comune. Ci siamo sentiti piccoli “saliti sulle spalle di giganti” e, insieme, abbiamo provato a donarci un significativo orizzonte di senso.
Esperienze esterne all’associazione che, ognuna secondo il proprio carisma, hanno permesso di formarci per EDUCARE all’esercizio di COLTIVARE ma anche di CUSTODIRE il dono di un meraviglioso CREATO e delle creature che DIO ci ha affidato.
Il discernimento, gli ambienti e la partecipazione erano stati individuati come passi da esplorare: è stata una narrazione corale che, dall’AREA R/S, abbiamo consegnato in quasi tutte le zone. Pomeriggi e serate di incontri da Brindisi a San Severo in cui la realtà ha superato di gran lunga l’idea e la narrazione dell’impegno è diventata storia comune, soprattutto laddove i numeri dei capi R/S delle zone hanno permesso un confronto più intimo.
Mentre gli incontri nelle zone prendevano forma, il confronto sui temi politici del nostro servizio ci restituiva l’eco del percorso BenèPossibile, nato dal lavoro della Branca R/S Nazionale: 75 clan/fuoco della nostra regione, in 10 zone, si sono giocati nei percorsi di partecipazione e rappresentanza sui propri territori,
individuando ambiti di azione per lo sviluppo di una fraternità sociale, facendo rete con le comunità R/S della propria zona e con altre associazioni del territorio, esercitando la partecipazione e la rappresentanza all’interno e al di fuori delle proprie comunità di appartenenza e attivando processi di “buona politica” sul territorio e in associazione.
Abbiamo raccolto uno spaccato dell’impegno sociale, tra gli slanci vitali dei giovani, le disillusioni della politica che ha difficoltà a generare su larga scala, le fatiche di noi capi nel vivere un processo nuovo che, certamente, ha bisogno di tempi lunghi.
Dal confronto con gli Incaricati di Zona e con le Scolte e i Rover incontrati, restituiamo due idee che possiamo immaginare come i nostri occhi fissi sulle stelle.
Quello che è parso chiaro riguarda la necessità di investire nello strumento metodologico Percorsi di partecipazione e rappresentanza (art.7 bis del regolamento metodologico Agesci, branca R/S) a prescindere dalla eccezionalità di quest’anno associativo in cui si è vissuto il percorso nazionale BenéPossibile, proposto in ottica di rilancio di uno strumento ancora poco utilizzato.
Immaginiamo che l’investimento formativo in tal senso potrebbe abbracciare la formazione capi, i consigli di ogni livello e ogni luogo di pensiero della nostra associazione: partecipare e contribuire è essere buoni cittadini (e quindi, mistagogicamente parlando, buoni cristiani).
La seconda idea riguarda le esperienze nate in relazione al percorso BenéPossibile:
– il cantiere nazionale “Costruttori di Comunità Aperte”, vissuto nei giorni del Consiglio Generale 2022;
– l’Agorà regionale, scaturita da una verifica intermedia con gli incaricati di zona, conclusa con l’apertura del Consiglio Regionale di giugno.
Partecipare e contribuire è vivere i processi deliberativi di un consiglio comunale quanto di un consiglio dei livelli associativi, rifuggendo dal pensiero arcaico che il mondo degli adulti debba “concedere” spazi di protagonismo ai giovani.
Il Cantiere nazionale e l’Agorà Regionale hanno permesso a Rover, Scolte e Capi, vivendo la stessa esperienza, di maturare un pensiero comune che potrà generare azioni di Bene.
Il voto unanime del Consiglio Generale e quello del Consiglio Regionale hanno reso l’esperienza e il pensiero dei giovani R/S indirizzo politico dell’associazione nei diversi livelli.
Questa ci sembra la strada percorribile affinché Scolte e Rover vivano i processi decisionali, contribuendo al bene comune. Questa è la direzione intrapresa dall’ AGESCI che ha voluto ribadire quanto i temi della “cittadinanza attiva” e della “partecipazione” siano centrali in tutte le fasce d’età e quanto il contributo di bambini e bambine, ragazzi e ragazze non riguardi solamente il domani, ma già l’oggi. (Documenti preparatori al Consiglio Generale 2022: Area metodologico-educativa, 3.c Educazione alla cittadinanza attiva e alla partecipazione nelle Branche (Moz. 21/2020), pag. 28)
Dall’agorà regionale R/S della Puglia è nato un appello di collaborazione con alcune, immaginiamo solo le prime, realtà della nostra Puglia.
E’ stato un percorso generativo che ha portato all’incontro con alcuni rappresentanti delle Comunità di “Sant’Egidio” di Lecce, Brindisi, Bari e i “Fratelli della stazione” di Foggia e alla firma di un documento che nasce con l’intento di tracciare opportunità per “SERVIRE CON” gli ultimi, emarginati e oppressi, della nostra regione.
“Rete di protezione che si allarga intorno alle persone fragili di PUGLIA” è il titolo dell’appello di collaborazione che ci chiama tutti per nome e apre nuove strade di Bene Possibile! E’ possibile scaricare l’appello di collaborazione qui.
Chiamati ad esplorare, nella maniera tracciata dalle APR, abbiamo profuso non pochi sforzi per garantire due eventi partenti e due R.O.S.S. Gli EPPPI hanno restituito un monitoraggio pedagogico che ci interpella ad avere occhi fissi sulle stelle della progressione personale e del servizio (personale e comunitario).
Abbiamo colto il bisogno di tracciare strade formative affinché si rinsaldi in noi Capi la cura della progressione personale e si rilanci la centralità delle esperienze di servizio, nella vita delle Comunità R/S e dei singoli, viatico verso l’orientamento ad un’intera vita da servi.