Relazione del Comitato AGESCI PUGLIA. Settore GPN

Valentina

INCARICATA REGIONALE SETTORE Giustizia PACE e NONVIOLENZA

I piedi per terra, scarponcini allacciati e di nuovo giù in strada, in cammino. Un piede dopo l’altro, radicati nel territorio che abitiamo e con lo sguardo verso l’orizzonte, verso gli altri, verso il mondo, verso le stelle.

E così il Settore GPN ha cominciato a porre i primi passi nel nuovo anno associativo dopo il periodo di pandemia che ci ha visti tutti coinvolti e travolti. I passi sono stati lenti, ma con gli occhi rivolti agli avvenimenti che hanno sconvolto nostri fratelli lontani e più vicini; abbiamo ricominciato a respirare, a rivivere le nostre attività all’aria aperta, a riscoprirci presenti, attenti e costruttori di pace anche in situazioni del tutto nuove e sconosciute, siamo tornati in piazza e in strada a gridare a gran voce il nostro impegno costante e concreto per la pace con la consapevolezza di avere il dovere di fare la nostra piccola parte.

Con gli occhi verso l’Oriente, ai fratelli e alle sorelle in Afghanistan, abbiamo espresso vicinanza ad un popolo costretto a fuggire dalla propria terra e a chi, invece, è rimasto a lottare per la propria libertà e per difendere i propri diritti, insegnandoci che la cultura di pace e di fratellanza va oltre la nazionalità e la territorialità. 

E poi quegli occhi si sono sempre più avvicinati, il confine si è fatto sempre meno definito e la guerra ci è scoppiata in “casa”, abbiamo accolto l’appello del Santo Padre a vivere una giornata di digiuno per la pace, per farci prossimi in corpo e in spirito ai nostri fratelli Ucraini. Una semplice riflessione per rompere
l’assordante rumore quotidiano e dedicare tempo al silenzio e alla preghiera e perché no, a vivere un momento di raccoglimento personale o di comunità per rivolgere il pensiero e l’attenzione a situazioni meno personali e meno territoriali, ma che si sono “ripercosse”, se non nell’immediato, anche sulla vita di ciascuno.

E dopo le riflessioni, i raccoglimenti e le preghiere siamo scesi nuovamente in strada, perché l’impegno per la pace nasce dal profondo dei nostri cuori e delle nostre convinzioni, ma non è solo un affare intimistico e personale. Abituati a metterci la faccia nell’affermare i nostri valori ci siamo preparati a marciare, uniti un po’ a tanti in tutto il Mondo per rimarcare il nostro Sì alla pace e No alla Guerra. Siamo partiti da Altamura. Altri da Gravina. Con i soli sette colori che ci rappresentano, sotto l’acqua e sotto il vento, con il solo ritmo dei passi che ci contraddistingue. 

In tutta la Puglia, da nord a sud, diverse sono state le attività e le iniziative che ci hanno visti coinvolti contro questa guerra in cui siamo stati catapultati nel giro di una notte. 

Ci sforziamo di guardare lontano pur mantenendo le nostre radici ben salde. “Quando guardate, guardate lontano, e anche quando credete di star guardando lontano, guardate ancora più lontano”- diceva B.P., ed è con questo animo che abbiamo provato a lanciare qualche semino di pace nel territorio che normalmente abitiamo, negli spazi e nei luoghi che quotidianamente viviamo. 

Il Settore GPN ha camminato all’interno del Comitato, con la Foca e con le Branche. Con la redazione di un Protocollo d’intesa, che ha coinvolto la Comunità C.A.S.A., la Cooperativa Sociale Oasi2 di Trani, in cui ognuna con la propria peculiarità può collaborare con l’Agesci Puglia nell’attuare, nelle sue molteplicità modalità, attività di educazione alla pace e alla non violenza, di educazione all’ambiente e all’accoglienza, alla solidarietà, vivendo la specificità del luogo e dell’incontro, scoprendo l’origine della Comunità e le testimonianze degli operatori, un territorio ricco di storia e natura tipica della nostra terra. Riscoprendo, inoltre, la C.A.S.A. come territorio di storia, accoglienza, testimonianza e spiritualità. Il Protocollo non è ancora firmato.

È per essere sempre più presenti nel territorio, conoscere le numerose e differenti realtà della nostra regione e delle singole zone in cui svolgiamo servizio che il Settore ha cominciato, in supporto della Foca e nel rispetto del programma regionale a mappare il territorio, individuare comunità, associazioni, in cui poter far vivere ai ragazzi esperienze di servizio, in cui andare incontro all’altro nella specificità degli ospiti e della realtà ospitante, in cui poter vivere la bellezza della testimonianza e delle diversità durante le uscite, le cacce, le route… Un elenco in divenire man mano che si prenderanno i contatti con le singole realtà, che sarà sempre più arricchito da dettagli e informazioni, anche pratiche, per consentire a gruppi e singole comunità di poter organizzare e vivere al meglio le proprie attività coi ragazzi.

Per l’Assemblea Primaverile del 15 maggio il Settore si è preparato ad accogliere al meglio Monsignor Giovanni Ricchiuti, vescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti e attuale presidente di Pax Christi, uno tra i testimoni di giustizia, pace e non violenza del nostro tempo. Monsignor Ricchiuti ci ha guidati in una riflessione su come educare alla pace e come noi scouts, possiamo tradurre al meglio il nostro impegno per la pace in azioni concrete e introdurre azioni di pace contro la cultura dilagante dell’egoismo, dello scontro armato e non armato, contro l’utilizzo della forza e della guerra come unico mezzo di risoluzione dei conflitti. Incontro volto a risvegliare i nostri animi, talvolta assopiti, e a incoraggiare gli stessi ad avere sempre il coraggio di scegliere da quale parte stare.

Essere radicati nel territorio e guardare avanti è quello che il Settore ha provato a fare di supporto alle branche l/c e r/s, nel campetto di piccole orme “I tesori del lago” e “all’Agorà-R/S regionale”. Il settore ha partecipato con gli incaricati alla Branca e la pattuglia r/s all’Agorà della regione Puglia, incontrando i rover e
le scolte, rappresentanti di tutte le zone della Puglia, vivendo con loro un momento di condivisione, di confronto e di verifica. Provare a compiere piccole azioni concrete ma possibili e durature nel tempo, uscire dalle nostre zone di comfort e provare a mettere in pratica percorsi di conoscenza, accoglienza,
testimonianza, servizio e integrazione con comunità e altre realtà che operano nei nostri stessi territori, “creando così una rete di protezione che si allarga intorno alle persone fragili” e non solo, andando così incontro a tutte le diversità e le fragilità. Da tale incontro è nato un appello di collaborazione con le comunità di Sant’Egidio e i Fratelli della stazione con cui alcune delle nostre comunità r/s già si interfacciano e collaborano, dando vita al documento “Chiamami per nome”, approvato dal Consiglio regionale il 18 giugno 2022. 

Il 2022 è stato un anno associativo determinante per il Settore GPN. Nell’ultimo Consiglio Generale è stata approvata la mozione n. 16/2021 in cui si sottolinea l’importanza “di tutti i luoghi in cui il Settore GPN è presente e alle figure con cui entra in relazione”, si specificano “i compiti del Settore chiarendo il valore del Settore quale strumento di osservazione del contesto e del tempo, oltre che di stimolo per l’Associazione. 

Si rafforza il senso dell’essere costruttori in una logica cristiana e non solo sociale coerentemente con altri ambiti associativi (accoglienza, educazione alla vita cristiana, ecc).” Si sottolinea l’importanza del Settore “quale valore aggiunto nei percorsi metodologici sin dalla fase di sviluppo del pensiero e progettuale oltre che in ambito formativo”, è esplicitata la rilevanza di una maggiore sinergia a diversi livelli associativi, “viene introdotto il ruolo dell’incaricato regionale” ed è sottolineato “il collegamento anche con il livello della Zona, al fine di rendere capillare la diffusione dei temi specifici trattati dal Settore”. Con la mozione sono stati fissati alcuni punti fondamentali per l’esistenza stessa del Settore e chiariti i vari dubbi sullo stesso, in vero, la Regione Puglia ha mosso diversi passi avanti sulla scia di questa mozione, dando più spazio al Settore nella vita associativa su tutti i livelli, aumentando la sinergia tra i vari livelli delle strutture e con le branche in modo che possa realmente essere al supporto di Comitato, Foca, capi e branche dalla fase dell’ideazione a quella dell’azione, nelle riflessioni, nelle scelte, nelle attività, sui relativi temi. 

La Zona degli Ulivi ha nel corso dell’anno nominato il proprio referente del Settore Gpn. 

a mozione approvata è per il Settore e per l’intera regione una nuova radice piantata nel territorio, per fornire ulteriore linfa e riuscire a guardare ancora più
lontano. I referenti di zona segnerebbero un più forte e più profondo legame con le diverse realtà locali, sarebbero gli occhi, le mani e i piedi più attenti alle singole e particolari specificità delle varie zone; più vicini ai singoli bisogni e anelli di raccordo tra l’incaricato Regionale e ciascun gruppo o comunità per azioni più articolate ed estese sul territorio. Dal locale al globale. Dalle piccole azioni alle grandi scelte. 

Dalle singole attenzioni alle grandi riflessioni.

È stato un anno in cui il Settore ha allacciato per bene gli scarponcini ed è sceso in strada, adesso non ci resta che metterci in cammino, con il vento alle spalle e con le stelle a farci da guida.