Verso una consapevolezza della scelta politica. L’Esperienza del Clan/Fuoco del Bari 9

Ogni anno è compito di noi rover e scolte AGESCI, organizzare e stabilire un “capitolo”, che sarebbe il nostro metodo scout per “osservare, dedurre e agire”. In sostanza, consiste nell’ approfondimento di un aspetto della vita quotidiana attraverso varie fasi. Quest’anno il nostro Clan/Fuoco Pax del gruppo Scout AGESCI Bari 9, con sede nella Parrocchia di San Sabino, ha scelto come tema del Capitolo la “Scelta Politica”, intesa come consapevolezza politica apartitica, poiché, sfortunatamente, ci rendiamo conto che è un argomento che si tratta poco tra giovani ed adulti e riteniamo sia importante cercare di sensibilizzare il più possibile su questo tema. Mettendo in atto la fase di inchiesta del capitolo, ovvero il momento in cui si crea una visione critica dell’argomento trattato, abbiamo deciso di intervistare alcune persone che hanno scelto di rendersi utili alla società attraverso varie attività sociali e politiche. La cosa che ha maggiormente richiamato la nostra attenzione è stata la loro scelta di impegnarsi soprattutto ad aiutare chi ne ha più bisogno.

Le loro testimonianze sono fondamentali perché possono lasciare un’impronta in ognuno di noi, e in chi leggerà questo articolo, alimentando il desiderio di fare qualcosa di buono per la nostra società.

Tra gli intervistati vi è Angelo Santoro, presidente della Cooperativa “Semi di Vita” che, da ormai 10 anni, opera nel territorio barese con progetti di agricoltura sociale, su beni e terreni confiscati alla mafia. Ai giovani consiglia di sporcarsi le mani, di non voltare le spalle ai nostri doveri sociali perché tutto ciò che ci circonda è casa nostra.

Il Sindaco di Valenzano Giampaolo Romanazzi, invece, insieme all’Assessore Giuseppe Del Grosso, ci racconta con passione il proprio percorso che va dall’impegno associativo alla vita politica amministrativa.

Quando gli viene chiesto qual è il fine della sua azione politica, ci risponde senza esitazione che si tratta di creare una comunità migliore per tutti, facendo un passo alla volta verso questo obiettivo.

Nel corso di un’altra intervista fatta a don Angelo Cassano, sacerdote della parrocchia San Sabino di Bari, abbiamo avuto l’opportunità di ascoltare le riflessioni di un altro attivista impegnato nella lotta per la giustizia sociale.

Il nostro parroco, ci fa riflettere sulla mancanza di consapevolezza dei cittadini dei diritti tra i più deboli e vulnerabili della società. Egli sottolinea l’importanza di lavorare per una giustizia sociale, riconoscendo che l’azione politica non è mai individuale, ma sempre collettiva.

Nella sua intervista, don Angelo fa un importante richiamo a tutti i cittadini per plasmare un futuro più giusto e equo per le generazioni a venire.

In un’altra intervista, abbiamo avuto l’opportunità di conoscere da vicino la storia di Andrea Natale, volontario dell’Associazione Touplay di Bari. Touplay è un’associazione nella quale alcuni volontari si impegnano nell’aiutare i bambini del quartiere Libertà di Bari, sia nel doposcuola che in attività ludiche e ricreative. Questo impegno politico è nato da un’esperienza del tutto insolita: un gioco di ruolo dal vivo nella foresta di Mercadante. Quel che sembrava un semplice divertimento si è trasformato in un percorso di vita e di impegno sociale che ha portato alla creazione di un’associazione che utilizza il gioco di ruolo come strumento per abbattere le barriere sociali e promuovere l’educazione non formale.  Nel consigliare ai giovani, Andrea sottolinea l’importanza di essere divergenti e interattivi nel perseguire il cambiamento, invitandoli a non lasciarsi sopraffare dalla massa e a diventare consapevoli degli strumenti a loro disposizione.

Dopo aver svolto le interviste, noi R/S del Clan/Fuoco Pax Ba9, ci siamo fatti un’idea più concreta su cosa sia effettivamente la scelta politica: per noi la scelta politica è l’atto del “mettersi in gioco”, il non voltare le spalle difronte alle ingiustizie e alle difficoltà e “mettere la faccia” in quello che facciamo e diciamo.