E allora usciamo in strada

E allora usciamo in strada “con le cinture ai fianchi e le lucerne accese” (Giov.Paolo II) e mettiamoci in cammino, al di fuori del Clan, in mezzo alla società, là dove la provvidenza ci chiama a portare il nostro servizio.
*È la vita sognata da Dio su ognuno di noi.*
“Tutto io faccio per il Vangelo, per diventarne partecipe anch’io” 1Cor 9,23
La bottega di Paolo.
Paolo lavora nella bottega del padre dall’età di 15 anni. È il luogo dove ha imparato a tessere le tende che vende per sopravvivere e che usa per sostenersi durante i suoi lunghissimi viaggi, camminando lungo le strade del mondo allora conosciuto. Proprio lì, nelle lunghe ore di lavoro mentre taglia e cuce le pelli per fare le tende dai colori più disparati, Paolo spende del tempo per parlare con qualche visitatore curioso. Racconta la propria esperienza irradiando una gioia che viene da qualcosa di molto più grande: la luce, la voce che chiama, il dialogo sulla via di Damasco fanno ormai parte della sua storia, niente più da quel momento è come prima, nemmeno la sua bottega.Paolo annuncia quel Gesù che lo ha incontrato e lo ha innamorato nell’intimo, che irrompe nel suo mondo e lo sconvolge.
Le persone si fermano, dialogano a tu per tu con lui, si sentono ascoltate e per questo si sentono utili, si lasciando coinvolgere nella storia. È così che l’annuncio di Paolo passando attraverso la sua bottega, un ambiente educativo personale e di comunità fatto di suoni e atteggiamenti, riporta Dio nella “tenda con il suo popolo” come padre e non più lontano nel tempio.
Entriamo nella bottega e scegliamo uno sgabello, Paolo è seduto nella stessa posizione, il rumore del telaio continua, regolare e fastidioso mentre le sue parole suonano semplici ed emozionanti, raccontano la storia di un uomo a cavallo sulla via di Damasco. La nostra è una pausa prima di metterci in cammino, prima di lasciare la nostra “normalità” per affrontare qualcosa che però non conosciamo ancora bene, ma di cui percepiamo l’importanza, qualcosa che ci dica che vale la pena di rischiare. E allora usciamo per strada…